BIOGRAFIA

Giuseppe Nigra, nato a Fano il 19 dicembre 1972 e prematuramente scomparso il 21 settembre 2014, all’età di 42 anni, ha vissuto una vita curiosa e sempre attenta alla ricerca. Il gusto per l’arte, per il cinema, la fotografia, la musica, il teatro, lo ha accompagnato sin dall’adolescenza, rendendolo ben presto protagonista e personaggio stimato della vita fanese.

Noto al grande pubblico locale per le sue interpretazioni comiche, in qualità di attore e autore del San Costanzo Show in cui ha creato innumerevoli personaggi da Tiziano Ghisa, Dante Aligay, Valentino Bianchi, Odetto Pedotti ecc…e il cui personaggio più noto al pubblico televisivo è il Sindaco dell’improbabile comune di Solfanuccio, nutriva innumerevoli interessi nel campo artistico. Interessi che, negli anni, lo hanno reso noto anche al di fuori delle mura cittadine.

Il suo principale amore è stato sicuramente il cinema, tanto che la sua ricerca assennata di rarità e capolavori del cinema italiano, e non solo, è iniziata con l’acquisto del suo primo VHS nel 1987. Una vita di ricerca, una curiosità che lo ha portato a collezionare oltre 7000 titoli.

Grazie a questa importante collezione Peppe è entrato in contatto con numerosi cultori ed esperti di cinema su tutto il territorio italiano. Da sottolineare il legame con Marco Giusti, uno degli ideatori di Blob insieme ad Enrico Ghezzi, che più volte lo aveva contattato per interventi nei suoi contenitori televisivi.

La rassegna cinematografica che con successo ha portato avanti per oltre 15 anni (appuntamenti con oltre 1000 spettatori) è la dimostrazione dell’impegno e della passione che Peppe ha messo nella sua attività.

Il suo grande amore per quest’arte ha lasciato un forte segno nel cuore di tutti. Subito dopo la scomparsa di Peppe, la moglie Sara ha pensato che la sua raccolta andava valorizzata, pensiero condiviso da tutti gli amici, la famiglia, i colleghi di lavoro e di spettacolo che si sono impegnati coinvolgendo le istituzioni facendo nascere il fondo Peppe Nigra. Con la donazione della raccolta, la moglie e la famiglia hanno permesso così di mantenere viva la sua memoria e quell’amore per il cinema che lui aveva offerto alla città.

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